Crediamo che molti dei problemi che la nostra società affronta derivino da una scarsa conoscenza, da parte dei cittadini, dei propri diritti fondamentali e degli strumenti a disposizione per tutelarli.

Inoltre, la mancanza di una reale comprensione della storia contemporanea impedisce spesso di interpretare correttamente ciò che accade nel presente.

Per questo motivo, il primo passo verso una cittadinanza consapevole e una società realmente democratica è promuovere l’educazione ai diritti e alla memoria storica. Solo attraverso la conoscenza si può costruire una civiltà responsabile, capace di difendere la propria libertà.

Una cittadinanza attiva, libera e responsabile si fonda sulla consapevolezza dei propri diritti e sull’accesso a un’informazione pluralistica e trasparente. La democrazia, infatti, non vive solo di istituzioni, ma di cittadini informati, capaci di discernere, partecipare e decidere con spirito critico.

L’articolo 21 della Costituzione italiana riconosce a tutti il diritto di esprimere liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. Questo diritto implica, in modo essenziale, anche la possibilità di accedere a una molteplicità di fonti informative, affinché il cittadino non sia passivo destinatario, ma soggetto attivo nella ricerca della verità.

Allo stesso modo, l’articolo 11 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea tutela la libertà di espressione e d’informazione, specificando che ognuno ha il diritto di ricevere e comunicare informazioni senza ingerenze, e che il pluralismo dei media deve essere rispettato.

Senza pluralismo, la libertà d’informazione rischia di diventare una forma vuota. Senza consapevolezza, i diritti restano lettera morta. Per questo, promuovere una cultura della verità e dell’accesso libero alle informazioni è il primo passo per rafforzare la democrazia e proteggere la dignità di ogni individuo.